Non serve correre, se non sai verso cosa.
- Giovanni Viola
- 25 ott
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 26 ott
C’è un momento, nella vita di ogni persona, in cui guardi gli altri e ti sembra che stiano andando tutti più veloci di te. Un collega che parla di guadagni in Borsa. Un amico che si vanta di aver preso “quel titolo” al momento giusto. Qualcuno che sui social mostra grafici, numeri, profitti. E tu, che magari tieni i tuoi risparmi fermi sul conto, ti chiedi se non stai sbagliando tutto.
È lì che nasce la paura. La paura di restare indietro. Di perdere un’occasione. Di essere l’unico a non “esserci”.
La chiamano FOMO, Fear Of Missing Out. Ma in fondo, è solo la vecchia ansia di sentirsi esclusi, travestita da modernità.
Il bisogno di esserci
Viviamo in un tempo che non premia la calma, ma la velocità. Chi si ferma sembra perduto, chi aspetta sembra ingenuo. E così, quando vediamo gli altri muoversi, investire, rischiare, ci sale dentro una voce che sussurra: “Se non lo fai anche tu, resterai indietro.”
E allora clicchiamo, compriamo, ci buttiamo. Non perché siamo convinti, ma perché abbiamo paura. Paura di arrivare tardi. Paura di guardare indietro e pensare: “Potevo farlo, ma non l’ho fatto.”
Ma la verità è che non c’è peggior errore di muoversi per paura. Perché quando la mente corre e il cuore non la segue, non stiamo investendo: stiamo scappando.
I social, lo specchio che inganna
I social hanno amplificato tutto questo. Mostrano solo le vittorie, mai le sconfitte. Solo i guadagni, mai le notti insonni di chi li ha persi. E così ci convinciamo che tutti stiano vincendo tranne noi. Ma nessuno racconta cosa succede quando la corsa finisce.
Il mercato, invece, non ha fretta. Premia chi osserva, chi aspetta, chi ha un piano. Chi non si lascia trascinare dal rumore, ma ascolta il silenzio.
Il prezzo della calma
Ogni volta che senti quella tensione a “fare qualcosa”, prova a fermarti un istante. Respira. Chiediti: sto agendo perché ho una strategia, o perché ho paura di perdere il treno? Perché se è la seconda, allora non stai guidando tu: è la paura che guida te.
Il segreto non è indovinare il momento giusto, ma costruire un percorso che abbia senso. Il tempo, non l’adrenalina, è ciò che fa crescere il valore di un investimento.
Restare fuori (a volte) è un atto di forza
Ci vuole coraggio per restare fuori quando tutti entrano. Ci vuole lucidità per dire “non adesso”. E saggezza per capire che non ogni opportunità è fatta per noi.
A volte la vera libertà sta proprio nel non inseguire tutto, ma nel scegliere ciò che è in linea con chi siamo. Perché il denaro, come la vita, non è una gara a chi arriva primo, ma un cammino per imparare a conoscersi.
E quando impari a scegliere con calma, smetti di inseguire. E inizi a costruire.
Articolo a cura di Giovanni Viola – Investitore Pro, scuola di educazione finanziaria indipendente.
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