Sempre più persone hanno come obiettivo quello di crearsi un capitale, allo scopo di farlo fruttare generando un reddito passivo che gli permetta di avere più tempo libero e migliorare il proprio tenore di vita.
Per raggiungere questo traguardo, molti lavorano cercando di guadagnare sempre più denaro. Come mai allora, spesso e volentieri, ci si ritrova sempre fermi allo stesso punto di partenza, se non peggio?
Si lavora sempre di più per ottenere sempre di meno.
La vita di oggi, il mondo del lavoro e il sistema economico nel quale ci troviamo a vivere, diventano sempre più difficili ed impegnativi.
Siamo tartassati da tasse da pagare, rate, scadenze, imprevisti che ci tengono ancorati a questo sistema economico dove risparmiare e mettere via qualche soldo diventa sempre più difficile.
Le poche persone che hanno la fortuna di riuscire a risparmiare, o quelle persone che già godono di piccoli, medi o grandi risparmi, non riescono a trarre beneficio dagli stessi investimenti.
Nonostante il fatto che abbiano delle risorse che potrebbero generare il famoso reddito passivo, non sanno come fare per farlo fruttare.
- A chi non è mai capitato di investire del denaro e ottenere pochi interessi?
- Chi vorrebbe guadagnare di più dai propri risparmi e investimenti?
- Chi invece tiene il proprio tesoretto "parcheggiato" in liquidità sul conto corrente, temendo di perderlo, oppure senza sapere a chi affidarlo?
- Chi invece ha stipulato una polizza di risparmio ed è scontento dei rendimenti, perché magari dopo 20 anni è riuscito a recuperare a malapena quanto investito?
Purtroppo, soprattutto in Italia, non ci è mai stata data un'educazione finanziaria INDIPENDENTE.
Ci viene insegnato a delegare i nostri risparmi affidandoci semplicemente ai professionisti del settore, ma con magri risultati.
Questo non è perché non siano capaci di offrire delle strategie ottimali, ma semplicemente perchè i prodotti che ci vengono oggi venduti sul mercato sono molto costosi.
Oltretutto il valore aggiunto derivante dall’investimento anzichè ricadere sul risparmiatore lo trattiene il gestore o l’intermediario.
L’industria del risparmio gestito fattura ogni anno circa 70 miliardi di euro.
Denaro che viene prelevato direttamente dai risparmi di tutti gli italiani e che fa sì che l’industria finanziaria abbia tutti gli interessi per continuare a vendere o proporre SOLO una serie di prodotti.
Vi hanno mai proposto un rendimento dello zero virgola?
Vi hanno mai chiesto denaro solo per poter gestire i vostri soldi?
Possiamo essere o meno consapevoli di quanto stiamo pagando ogni anno su questi prodotti, ma ciò non toglie che questi strumenti non potranno MAI permetterci di capitalizzare in maniera importante i nostri averi.
Un detto dice "il denaro fa denaro", ma può essere vero solamente se gli strumenti che vengono utilizzati sono vantaggiosi per il risparmiatore e non viceversa.
Qualcuno mi ha detto che è giusto che ci sia un guadagno per l’intermediario o il professionista. Nessuno dice questo anzi, è sacrosanto.
Diverso però arrivare a chiedere fino al 15% di provvigioni sui soldi dei risparmiatori.
Sono quasi sempre costi intrinseci (costi nascosti), per questo non ce ne accorgiamo.
Sarebbe molto più vantaggioso pagare una “quota una tantum" per ottenere una consulenza su misura, ma siamo restii a farlo perchè in banca lo fanno “gratis”.
Quel gratis, per una persona che ha anche solo 10.000 euro di risparmi, si traduce in un costo di almeno circa 350 euro che il risparmiatore paga OGNI ANNO per poter accedere ai mercati finanziari.
Immaginiamo in 10 anni quanti soldi vengono trattenuti come costi…
E se al posto di avere 10.000 euro di risparmi ne avessi 100.000? Quanto spenderei?
Le persone più diffidenti sanno bene che è meglio non fidarsi, quindi preferiscono tenere i soldi liquidi sul proprio conto corrente.
Pensano in questo modo di non rischiare nulla, rinunciano ad un guadagno ma nemmeno spendono denaro.
In realtà le cose sono un pò diverse.
Oltre a non ottenere nessuna rendita passiva, la liquidità ferma sul conto corrente ogni anno si svaluta. Lo perdiamo!
No, non sto parlando dei costi trattenuti della banca (che anche quelli ci sono) bensì dell’inflazione.
Se una risparmiatore avesse 100.000 euro di liquidità non investita e "parcheggiata" sul conto corrente, il valore sulla carta dopo un anno sarà sempre lo stesso, ma potrà comprare beni solamente per 98.000 euro, con un'inflazione al 2%.
Tenere il proprio denaro liquido sul conto corrente è l'unico investimento dove avrò sempre la certezza di perdere il mio capitale.
Quindi un'inflazione intorno al 2%, con un capitale di € 100.000 in liquidità, mi produrrebbe una perdita certa di € 2000 all'anno.
La quota dell'inflazione potrebbe essere minore sì, ma anche maggiore.
Pensate che l'inflazione ad oggi ha superato il 5% in America mentre in Europa siamo sulla stessa strada, per via delle decisioni di politica monetaria in atto.
Alla luce di tutto questo, varrebbe la pena scoprire come fare per difendere i nostri risparmi e riuscire finalmente a non perdere denaro e ad ottenere una REALE rendita passiva?
Non bisogna essere esperti del campo per capire come fare.
Nessuno deve necessariamente diventare un investitore professionista per prendersi cura dei propri risparmi e per divenire consapevole delle opportunità migliori sul mercato.
PERÒ È NECESSARIO FARE UNA COSA: decidere di mettere un minimo di attenzione in questo settore, per capire, una volta per tutte, cosa è bene per sé e per la propria famiglia.
Comments