Stablecoin vs. Banche: chi controllerà il conto del futuro?
- Giovanni Viola
- 4 giorni fa
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 2 giorni fa
Negli Stati Uniti, le grandi banche stanno cercando di fermare le piattaforme crypto che offrono interessi sui depositi in stablecoin. Il motivo? Temono che sempre più persone spostino i propri soldi dalle banche tradizionali verso queste piattaforme digitali.
🧾 Cosa sta succedendo in America
A luglio è stata approvata una nuova legge chiamata GENIUS Act, che regola per la prima volta le stablecoin usate per pagamenti. Questa legge dice che gli emittenti di stablecoin non possono offrire interessi. Ma c’è un buco: le piattaforme che usano stablecoin emesse da altri possono ancora offrire premi o rendimenti.
Le banche non ci stanno. Dicono che così si rischia di perdere clienti e liquidità. Per questo stanno chiedendo al Congresso di chiudere anche questa “scappatoia”.
🇪🇺 E in Europa?
Qui le regole sono già più rigide. Il regolamento MiCA vieta gli interessi sia agli emittenti che alle piattaforme. In pratica, le stablecoin sono viste solo come mezzi di pagamento, non come conti deposito.
📊 Perché è importante per chi investe
Questa battaglia tra banche e piattaforme crypto può cambiare il modo in cui gestiamo il denaro. Se le piattaforme continueranno a offrire rendimenti, potrebbero diventare una vera alternativa ai conti correnti. E questo apre nuove strade per:
Investimenti digitali
Portafogli alternativi
Nuovi modelli di risparmio
Le regole stanno cambiando, ma l’innovazione corre più veloce. Le stablecoin non sono solo “cripto”: sono strumenti che possono trasformare il sistema finanziario. Chi investe oggi deve capire non solo dove mettere i soldi, ma anche come si stanno muovendo le regole.

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