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Cos' è successo con GAMESTOP

Aggiornamento: 11 lug 2021

Ormai tutti ne parlano e probabilmente ci gireranno anche un film.

Da ogni parte si sente e si legge un po' di tutto sulla vicenda che viene venduta principalmente come una vittoria dei piccoli risparmiatori nei confronti dei colossi della finanza.

Molti la seguono incuriositi, ma in pochissimi e, quasi nessuno, ha compreso esattamente o ha capito il reale meccanismo che vi è alle spalle.


Scopriamo quindi insieme TUTTA LA VERITA’ SU GAMESTOP:

  • Chi è Gamestop?

  • Chi sono i ribassisti?

  • Chi è diventato miliardario grazie al rialzo?

  • E’ davvero un "Davide contro Golia"?

  • Qual è l'esatta strategia che è stata utilizzata per far crescere il titolo?

  • Chi è Robinhood e il conflitto di interesse



SOCIETÀ GAMESTOP

GameStop è una società quotata in borsa come molte altre.

Ha una rete di negozi specializzati in videogiochi, un pò come la vecchia blockbuster dove si compravano/affittavano dvd.

Dal 2008 però i ricavi si sono dimezzati, e non solo non fa un centesimo di utile, ma, addirittura, i costi aziendali ad oggi superano i ricavi.

E’ quindi sull’orlo della bancarotta.



DA UNA PARTE ABBIAMO I RIALZISTI:

Protagonisti della vicenda i trader millennial, un esercito di giovani arrabbiati con il sistema e con il mondo della grande finanza, ma anche investitori professionisti e semplici azionisti che hanno nei loro portafogli titoli azionari della società.

Tra gli strumenti utilizzati per scommettere al rialzo non solo acquisto di azioni, ma anche moltissime opzioni call con le quali, a fronte di un piccolo investimento, si ha una leva grandissima sul potenziale guadagno.



DALL’ALTRA PARTE ABBIAMO I RIBASSISTI:

Hedge fund e grandi banche d'affari che, scommettendo sul fallimento della società, hanno venduto titoli allo scoperto (senza averli in portafoglio) per poterne trarre un profitto.

Protagonisti in particolar modo Melvin Capital e Maplelane Capital


Grandi attori della finanza cominciano a fare scommesse ribassiste, aprendo posizioni short su GameStop, per un controvalore che addirittura supera quello complessivo della azioni GameStop in circolazione.


Come funziona lo short? I grandi fondi ribassisti pensano che l’azione scenda e quindi per guadagnarci devono vendere le azioni.

Non possedendole le chiederanno in prestito (a titolo quasi gratuito) da chi invece le detiene in portafoglio ad un prezzo, ipotizziamo, di 10 dollari. Le azioni verranno poi vendute sul mercato. Dopo qualche tempo le azioni ipotizziamo scendano a 6 dollari. A questo punto potranno ricomprarle a questo prezzo per poi restituirle ai legittimi proprietari. In questo caso il guadagno è dato dalla differenza tra vendita e acquisto (10 - 6 = 4 dollari).



SOCIAL NETWORK REDDIT

I trader millennial hanno utilizzato, per comunicare tra di loro, un social network chiamato “REDDIT”.

Una community cresciuta in una settimana da 1 milioni di utenti a oltre 5 milioni.

Nella sezione Wallstreetbets di Reddit quindi, in maniera organizzata, sono partiti gli acquisti di massa da parte di tutti i partecipanti con lo scopo di far salire il titolo in maniera importante e quindi di mettere sotto scacco i grandi ribassisti del mondo della finanza.

Questa sezione del social è stata poi oscurata in attesa di ulteriori sviluppi della vicenda.



IL RIALZO DELLE QUOTAZIONI DEL TITOLO

La scarsità dei venditori fa si che decollino le quotazioni.

Mentre i piccoli risparmiatori, i rialzisti, iniziano a guadagnare, i ribassisti iniziano ad incassare un sacco di perdite.

Il titolo passa in poco tempo da 3 dollari a 347 dollari dopo aver toccato un massimo assoluto a 500 dollari.


I grandi fondi ribassisti registrano così ingenti perdite e per evitare il fallimento sono costretti a iniezioni di liquidità.

un esempio il fondo Melvin Capital che per evitare il default ha avuto bisogno del salvataggio da 2,7 miliardi di dollari dei miliardari Ken Griffin e Steven A. Cohen.


Ma come è stato possibile?

Analizziamolo tecnicamente.

In principio scattano gli acquisti di massa sul titolo facendolo salire e, attraverso l'acquisto di opzioni call, obbligano a chi invece le opzioni le ha vendute, a coprirsi e quindi a comprare azioni sul mercato.

Gli acquisti di azioni fatti dai venditori di opzioni per non perdere, fanno lievitare sempre di più il prezzo soprattutto se non ci sono venditori di azioni sul mercato.

Questo porta a far registrare al titolo nuovi massimi e sempre più necessità dai venditori di opzioni di comprare nuove azioni per non subire delle perdite.

A questo punto, i grandi fondi di investimento che sono ribassisti, per limare le perdite, devono a loro volta chiudere le posizioni e, per farlo, devono anch'essi acquistare azioni della società sul mercato.

Si autoalimenta così una spirale di acquisti sempre più esponenziale spingendo il titoli a rialzi continui.

Ci troviamo quindi di fronte ad un rialzo del titolo alimentato sempre di più dagli stessi ribassisti che a tutti i costi devono chiudere le loro posizioni ribassiste per evitare il fallimento.

E più cercano di farlo e più le perdite aumentano.



OPZIONI CALL: COME FUNZIONANO?

Ai miei allievi della Option Academy il concetto risulta chiaro.

Chi non conosce però lo strumento potrebbe non comprendere il meccanismo ma vediamo di sintetizzare:

un opzione call è un contratto che fanno 2 investitori dove una parte acquista un diritto di prendere le azioni ad un certo prezzo predefinito, mentre l’altra parte si assume l’obbligo di consegnare le azioni della società in questione.

i piccoli trader hanno quindi comprato dei diritti per farsi consegnare un numero X di azioni della GameStop, ad un prezzo fisso (nettamente più basso del prezzo raggiunto).

Dall’altra parte invece chi ha venduto le opzioni call si trova obbligato a consegnare le azioni, e per poterlo fare deve acquistare i titoli sul mercato a prescindere dal loro prezzo (azioni che nessuno vende) andando così ad alimentare ulteriori pressioni in acquisto e contribuendo sempre di più a far lievitare il titolo in un circolo vizioso.



PERCHE’ QUESTO PUO’ PORTARE AD UN CROLLO DEI MERCATI?

I grandi fondi e le grosse banche d’affari stanno registrando molte perdite.

Due operatori già hanno chiuso le operazioni registrando grandi perdite ma ci sono molti altri fondi ancora che sperano nel ribasso del titolo e che quindi continuano a rimanere sul mercato rischiando la bancarotta e per farlo devono trovare nuovi capitali.

A farne le spese però è l’intero sistema finanziario.

Per poter ripianare le perdite o per generare nuova liquidità per mantenere aperte le posizioni, questi grandi fondi shortisti, devono vendere azioni di altre aziende sane detenute nei loro portafogli facendole così scendere di prezzo.

Anche altri fondi, anche se estranei alla vicenda, sono costretti a vendere i loro titoli a seguito di un aumento della volatilità generale sui mercati.

Questo per conseguire semplicemente un abbassamento generale del rischio del loro portafoglio in base alla loro politica interna di gestione.



ALL’INFINITO? O FINO A QUANDO?

Il 28 gennaio molte piattaforme di trading americane decidono (a detta loro per difendere i piccoli risparmiatori) di sospendere le trattative sul titolo.

La verità è che se non lo avessero fatto il problema sarebbe rimasto.

Tra queste spicca la piattaforma Robinhood, nota per essere nata a favore del piccolo risparmiatore in quanto prima società di brokeraggio al mondo ad aver azzerato le commissioni di trading agli utenti.

Ha quindi iniziato a vendere automaticamente azioni GameStop di alcuni clienti in maniera forzata, “per il loro bene”.

Ovviamente su Reddit (il social network) iniziano le prime polemiche da parte dei piccoli trader e le accuse di voler favorire i signori della finanza con le loro posizioni ribassiste.


Ma allora perchè questa loro decisione impopolare?

Ovviamente qui subentra un conflitto di interessi:

Il grosso delle entrate di Robinhood derivano dagli hedge funds, entrate che a loro volta fungono da collaterale per le linee di credito bancarie.

Avendo scommesse ribassiste per oltre 70 miliardi di dollari, potrebbero mai andare contro di loro, favorendo il mandare in rovina qualche Hedge fund?



MA E’ DAVVERO UN DAVIDE (rappresentato dai piccoli investitori) CONTRO GOLIA (i fondi speculativi??)

Molti giornali parlano di guerra tra piccoli trader che si sono aggregati sui social e i colossi del mondo della finanza.

La domanda è: può partire il tutto soltanto da un gruppo social?


Vero che molti fondi ribassisti sono stati schiacciati dal rialzo, ma è anche vero che tra i rialzisti che hanno guadagnato non ci sono solo i piccoli investitori di Reddit ma molti fondi importanti tra i quali Fidelity, BlackRock, Vanguard, senza contare i 3 maggiori azionisti di Game Stop.


Nella storia intervengono inoltre, schierandosi verso i più deboli, anche Elon Musk fondatore di Tesla e i gemelli Winkelvoss (diventati miliardari con le criptovalute).


Attraverso numerosi tweet spingono i piccoli trader a continuare nell’offensiva, partita da gamestop e poi estesa anche ad altri titoli come AMC, Nokia, Blackberry e ora si pensa anche sull’argento.

Prendiamo posizioni rialziste?!

Lo stesso Musk con un solo tweet con la parola BITCOIN sul suo profilo ha fatto scattare acquisti sulla criptovaluta.


Nessuno ne parla, ma non escludo (per non dire sono certo) ci siano altri poteri forti interessati ad andare contro le banche e il sistema economico così per come lo conosciamo oggi.

Che sia l'inizio di una nuova crisi?


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