Le banche italiane hanno ottenuto dei risultati eccezionali negli ultimi tre mesi. Hanno guadagnato molti soldi, più di quanto abbiano mai fatto in passato.
Nei primi nove mesi dell'anno, le banche hanno generato circa 16,5 miliardi di euro di profitti, che è un aumento molto grande rispetto all'anno scorso. Questo è stato possibile principalmente grazie all'aumento dei tassi di interesse che la Banca Centrale Europea ha stabilito. Si prevede che i profitti delle banche alla fine dell'anno saranno ancora più alti, raggiungendo i 43 miliardi di euro.
Ma quindi conviene investire nelle banche?
Investire in questo settore oggi è già troppo tardi.
Il mercato ha già scontato questi risultati positivi e il rialzo dei tassi si è già verificato, rendendo improbabile che continui in futuro.
Inoltre, si sta già discutendo la possibilità di ridurre i tassi, il che potrebbe influire negativamente sui risultati futuri.
Potresti chiederti perché non ho investito nel settore bancario un anno fa, quando ne parlavo a "Un'ora con Viola" e dove più volte dicevo che il rialzo dei tassi avrebbe portato guadagni enormi alle banche. La risposta è che avevo scelto di non farlo, non perché non avrebbe reso profitti, ma perché ritenevo e ritengo anche ad oggi che a lungo termine questo settore non sia redditizio.
È vero che in tempi recenti i titoli bancari si sono apprezzati, ma se guardiamo indietro nel tempo vediamo che, a causa di numerosi aumenti di capitale, non hanno più raggiunto le quotazioni precedenti. Al contrario, l'indice generale di mercato ha ottenuto risultati decisamente migliori.
Pertanto, rimango restio ad investire nel settore bancario e se non l'ho fatto un anno fa, sicuramente non è più conveniente farlo oggi.
Molto meglio altri settori che ad oggi sono molto più interessanti e con migliori prospettive future. Ne parlo al prossimo webinar gratuito. Per partecipare iscriviti ora!
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